Secondo voi .....
avendo acquistato un immobile da un privato, ed avendo usufruito dell'agevolazione iva prma casa, ho pagato l'imposta di registro del 3% calcolata sul valore catastale dell'immobile.
Ora dovendola rivendere, se non comprassi più nessun altro immobile, la differenza iva che devo pagare tra la normale del 10% a quella agevolata che ho pagato del 3%, me la calcolano sul valore reale dell'immobile che io ho pagato per acquistarlo, o la differenza me la calcolano sul valore catastale ?
Grazie ..
maggiore imposta su valore catastale o reale?
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Prima una domanda: quanto tempo fà ha acquistato questo immobile?!
Se si vuole evitare di vedersi revocare le agevolazioni "prima casa" occorre che l'immobile acquistato NON SIA RIVENDUTO prima che siano trascorsi 5 anni dalla data del rogito.
Quindi, se l'immobile da lei acquistato è stato rogitato più di 5 anni fà, non incorre in nessuna tassazione e sanzione.
Però, la legge sull'imposta di registro dice anche che lei può vendere l'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa entro i 5 anni dalla data del rogito, se ne acquista un altro da adibire come ABITAZIONE PRINCIPALE (quindi non basta che sia una prima casa, ma deve trasferirci la residenza) entro un anno dalla data di vendita.
In questo caso, inoltre avrebbe a disposizione un "credito d'imposta", cioè avendo già versato l'imposta di registro sul vecchio immobile, la può utilizzare per l'acquisto del nuovo, versando (o ricevendo) la differenza tra le due imposte.
Inoltre, se vende l'immobile entro i 5 anni dal rogito, per non incappare nella plusvalenza (differenza positiva tra acquisto e vendita) occorre che l'immobile sia stato abitato per più di 1/2 del periodo totale di possesso.
Detto questo, nel peggiore dei casi, cioè che lei vende un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa entro i 5 anni dalla data del rogito, senza acquistarne un altro da adibire come abitazione principale, dovrà versare al fisco la differenza tra l'imposta di registro normale (10%) e l'imposta di registro agevolata (3%) quindi il 7%, calcolato ovviamente sul valore catastale che aveva la casa al momento del rogito, oltre al 30% di mora di questo 7%. Inoltre, se questo immobile non è stato abitato per almeno 1/2 del periodo totale di possesso, la differenza positiva tra il valore d'acquisto e il valore di vendita genera plusvalenza che sarà tassata al 20,00%.
Spero di essere stato chiaro.
Se si vuole evitare di vedersi revocare le agevolazioni "prima casa" occorre che l'immobile acquistato NON SIA RIVENDUTO prima che siano trascorsi 5 anni dalla data del rogito.
Quindi, se l'immobile da lei acquistato è stato rogitato più di 5 anni fà, non incorre in nessuna tassazione e sanzione.
Però, la legge sull'imposta di registro dice anche che lei può vendere l'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa entro i 5 anni dalla data del rogito, se ne acquista un altro da adibire come ABITAZIONE PRINCIPALE (quindi non basta che sia una prima casa, ma deve trasferirci la residenza) entro un anno dalla data di vendita.
In questo caso, inoltre avrebbe a disposizione un "credito d'imposta", cioè avendo già versato l'imposta di registro sul vecchio immobile, la può utilizzare per l'acquisto del nuovo, versando (o ricevendo) la differenza tra le due imposte.
Inoltre, se vende l'immobile entro i 5 anni dal rogito, per non incappare nella plusvalenza (differenza positiva tra acquisto e vendita) occorre che l'immobile sia stato abitato per più di 1/2 del periodo totale di possesso.
Detto questo, nel peggiore dei casi, cioè che lei vende un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa entro i 5 anni dalla data del rogito, senza acquistarne un altro da adibire come abitazione principale, dovrà versare al fisco la differenza tra l'imposta di registro normale (10%) e l'imposta di registro agevolata (3%) quindi il 7%, calcolato ovviamente sul valore catastale che aveva la casa al momento del rogito, oltre al 30% di mora di questo 7%. Inoltre, se questo immobile non è stato abitato per almeno 1/2 del periodo totale di possesso, la differenza positiva tra il valore d'acquisto e il valore di vendita genera plusvalenza che sarà tassata al 20,00%.
Spero di essere stato chiaro.
Ultima modifica di .:mac:. il mer ott 24, 2007 6:23 pm, modificato 1 volta in totale.
Chiarissimi entrambi e vi ringrazio ...
quello che mi premeva sapere era se il valore di riferimento, anche ora con l'introduzione di nuove leggi rispetto ad un anno fa (data di acquisto dell'immobile), rimane sempre quello catastale su cui calcolare l'eventuale differenza iva nell'eventualità che decidessi di non acquistare più niente da intestarmi come prima casa.
Su dodici mesi di proprietà ci ho abitato per 11 mesi con residenza da dieci mesi e mezzo, quindi direi che il discorso della plusvalenza tassabile decade
per Mac : visto che sei informatissimo .. sapresti per caso dirmi se per mantenere l'agevolazione iva prima casa sul nuovo acquisto che andrei a fare, devo tenere la pecentuale del 50% come quello che vendo, o posso avere anche solo l'1% ?
Ho sentito l'Agenzia delle Entrate ... ma la risposta è stata : "sarebbe meglio che tenesse il 50%" ....
però cosa vuol dire sarebbe meglio ?
Domani invece chiamo direttamente il notaio e chiedo a lui ....
quello che mi premeva sapere era se il valore di riferimento, anche ora con l'introduzione di nuove leggi rispetto ad un anno fa (data di acquisto dell'immobile), rimane sempre quello catastale su cui calcolare l'eventuale differenza iva nell'eventualità che decidessi di non acquistare più niente da intestarmi come prima casa.
Su dodici mesi di proprietà ci ho abitato per 11 mesi con residenza da dieci mesi e mezzo, quindi direi che il discorso della plusvalenza tassabile decade
per Mac : visto che sei informatissimo .. sapresti per caso dirmi se per mantenere l'agevolazione iva prima casa sul nuovo acquisto che andrei a fare, devo tenere la pecentuale del 50% come quello che vendo, o posso avere anche solo l'1% ?
Ho sentito l'Agenzia delle Entrate ... ma la risposta è stata : "sarebbe meglio che tenesse il 50%" ....
però cosa vuol dire sarebbe meglio ?
Domani invece chiamo direttamente il notaio e chiedo a lui ....
Ultima modifica di gibly73 il mer ott 24, 2007 5:50 pm, modificato 1 volta in totale.
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Inoltre, se questo immobile non è stato abitato per almeno 1/2 del periodo totale di possesso, la differenza positiva tra il valore d'acquisto e il valore di vendita genera plusvalenza che sarà tassata al 12,50%.
scusate l'intrusione, ma per precisazione di carattere professionale/lavorativo volevo dire a .:MAC:. che le plusvalenze al 12.50% sono solo per le cessioni poste in essere fino al 2.10.2006 .
il decreto legge 262 del 3.10.2006 ha elevato l'aliquota al 20% .
scusate ancora e ciao a tutti.
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